LA LEISHMANIOSI CANINA
La leishmaniosi canina è una malattia protozoaria, trasmessa da un vettore del genere "Flebotomo", conosciuto anche con il termine "pappatacio". L'insetto, simile ad una zanzara ma più piccolo, circa 3 mm., proviene dai paesi dell'area tropicale, ma in questi ultimi anni, ha invaso tutto il bacino mediterraneo. La trasmissione avviene attraverso la puntura del flebotomo che a sua volta
ha già succhiato il sangue ad un animale infetto.
La malattia può manifestarsi con una serie di sintomi che possono presentarsi assieme o singolarmente. Alcuni animali possono presentare prevalentemente la sintomatologia cutanea (forma cutanea)della malattia, in altri vengono colpiti gli organi interni,(forma viscerale) altri ancora manifestano sintomi di entrambe le forme.
La sintomatologia e i segni clinici possono pertanto essere, nei casi non conclamati, multiformi e talvolta difficili da diagnosticare.
La sintomatologia “classica” della malattia comprende:-Dermatite secca esfoliativa con presenza di forfora.
-Dimagramento più o meno veloce.
-Perdita di pelo (alopecia) intorno agli occhi, sulle zampe, sul dorso.
-Ulcerazioni alle orecchie con perdita di pelo e sanguinamento.
-Perdita di sangue dal naso (epistassi) dovuta a ulcere nella mucosa orale, in cui
sono presenti i parassiti.
-Crescita abnorme delle unghie , detta onicogrifosi.
-Dolori articolari, lesioni oculari dovute a una uveite e iridociclite.
Nella forma viscerale si può avere insufficienza renale di vario grado svelabile con un esame del sangue mirato. Col procedere della malattia i soggetti manifesteranno tutti i disturbi tipici del cattivo funzionamnte renale con polidipsia, poliuria, anoressia, vomito, diarrea, ulcere orali, sino ai segni neurologici e al coma uremico.
TERAPIA
Sebbene non si possa avere una guarigione completa, infatti l'animale rimarrà per sempre schiavo di questa malattia, è stato introdotto ultimamente un nuovo farmaco, "miltefosine", di derivazione umana, che consente una somministrazione orale giornaliera ed una tossicità molto inferiore ai precedenti farmaci somministrati da lunga data. Il farmaco è risultato essere molto efficace dando effetti collaterali minimi e risultati veramente importanti. A prescindere dai risultati positivi ottenuti dalla terapia, è di fondamentale importanza il controllo periodico dei soggetti interessati.
PROFILASSI
Dopo circa 20 anni di studi e ricerche, il vaccino contro la Leishmaniosi è finalmente arrivato in Italia, una difesa in più che tutti stavamo aspettando: "CANILEISH".
La vaccinazione consiste nella somministrazione di tre dosi per via sottocutanea: la prima dose può essere somministrata a partire dai 6 mesi di età ed a seguire una seconda e terza dose somministrate a distanza di tre settimane di intervallo. In seguito basterà solo un richiamo annuale. E' consigliabile continuare ad usare prodotti di repellenza, collari o sostanze applicabili sulla cute dei cani, a base di "piretroidi" come la "deltametrina" e la "permetrina" ed alcune sostanze naturali che hanno dimostrato in test e ricerche scientifiche un elevato potere antifeeding sul flebotomo vettore. Poiché il pappatacio vive tra l’erba e colpisce soprattutto di notte, è meglio non far dormire il cane in giardino almeno nelle aree geografiche più colpite dalla malattia.
Prima della vaccinazione è necessario controllare che il cane non sia già affetto da leishmaniosi o da altre malattie parassitarie con un semplice test sierologico per escludere la presenza di altre patologie che coinvolgano il sistema immunitario del cane.
La vaccinazione consiste nella somministrazione di tre dosi per via sottocutanea: la prima dose può essere somministrata a partire dai 6 mesi di età ed a seguire una seconda e terza dose somministrate a distanza di tre settimane di intervallo. In seguito basterà solo un richiamo annuale. E' consigliabile continuare ad usare prodotti di repellenza, collari o sostanze applicabili sulla cute dei cani, a base di "piretroidi" come la "deltametrina" e la "permetrina" ed alcune sostanze naturali che hanno dimostrato in test e ricerche scientifiche un elevato potere antifeeding sul flebotomo vettore. Poiché il pappatacio vive tra l’erba e colpisce soprattutto di notte, è meglio non far dormire il cane in giardino almeno nelle aree geografiche più colpite dalla malattia.
Prima della vaccinazione è necessario controllare che il cane non sia già affetto da leishmaniosi o da altre malattie parassitarie con un semplice test sierologico per escludere la presenza di altre patologie che coinvolgano il sistema immunitario del cane.
La lotta a questi insetti può essere condotta principalmente attraverso due tipi d’intervento: il primo prevede misure di protezione contro la puntura dei flebotomi; il secondo, teso a ridurre significativamente la densità di questi insetti, mediante l’uso di insetticidi e bonificando quelle zone dove esistano cause favorenti lo sviluppo larvale in aree urbane e extraurbane.
Oltre all'uso di sostanze repellenti, sono da consigliare, l’utilizzo di zanzariere a maglie molto fitte applicate a finestre e porte, evitando di soggiornare all’aperto durante le ore notturne nei periodi caldi.